giovedì 19 maggio 2016

Come tutto ebbe inizio (prima parte)







Cominciò tutto nella Terra di nessuno, laddove i superstiti di Bosco oscuro si ritirarono in seguito alla distruzione del loro piano dimensionale. Alcune sentinelle di Piccolo bosco delle Ninfe, Tasso, la sorella Gazzella e Germano, loro cugino, stavano perlustrando l'area in prossimità della scogliera quando notarono qualcosa di strano ad un centinaio di metri dal punto in cui si trovavano; altre sentinelle stavano combattendo fra loro. Tasso scostò indietro gli altri due, intimandogli di stare in guardia.
- Portano la divisa di Bosco oscuro. Meglio non avvicinarsi per ora! -
- Per quale motivo credi che si stiano battendo? - domandò la sorella.
Qualsiasi sia il motivo, meglio lasciarli fare ed allontanarsi alla svelta. - suggerì a sua volta Germano. L'idea di avere a che fare con quelle sentinelle non lo entusiasmava. Dai tempi della grande guerra i loro boschi erano nemici e qualunque membro di Piccolo bosco delle Ninfe fosse capitato nelle loro mani, difficilmente era tornato a casa.
- Io invece credo che possa valere la pena indagare. - Tasso osservava la scena con attenzione, senza perdere un solo momento dello scontro. - Stanno combattendo con ferocia! Credo che quei quattro che stanno avendo la peggio siano stati esiliati e, se è così, potrebbe essere interessante portarli dalla nostra parte. -
Gazzella rimase perplessa per l'affermazione del fratello,  ma non si tirò indietro.
Allora andiamo senza perdere altro tempo o quei quatto saranno fatto a pezzi! -
- Dove credi di andare tu? - Il fratello ed il cugino le si pararono davanti, sbarrandole la strada. - Signorina tu resti qui, al sicuro, e non muovi un passo. -
- Che cosa? Non esiste, io vengo con voi! -
Mentre discutevano, la loro attenzione fu richiamata da un rumore e delle grida. Una delle quattro sentinelle aggredite era precipitata in acqua dalla scogliera, mentre gli altri tre erano ormai a terra, allo stremo delle forze. Senza alcuna esitazione, la ragazza si tuffò in acqua per salvare il primo, mentre Tasso e Germano raggiunsero il luogo del combattimento.
Guarda un po' chi si vede! - sul viso di Tasso spuntò un sorrisetto strafottente - Golden hawk, questa si che è una pessima sorpresa. -
La sentinella si voltò a guardarlo, piuttosto contrariata visto che era arrivato a disturbarlo proprio nel momento in cui si preparava a colpire.
Tasso! Anche tu in licenza a quanto pare. Non hai qualche impegno da sbrigare fuori dai piedi? -
- Sì, certo, e lo sto assolvendo; devo perlustrare l'area per assicurarmi che sia tutto in ordine, guarda un po' che caso. -
- Allora pensa a perlustrare e levati di mezzo! Ho da fare! - stridette Golden hawk.
Tasso lo fissò dritto negli occhi, sfidandolo apertamente.
E se non lo facessi? A quanto pare qui sulla scogliera non è tutto in ordine. Se me ne andassi non svolgerei il mio compito. -
Le sentinelle di Bosco oscuro si posizionarono in assetto d'attacco, ma non colpirono; si limitarono ad intimare ai due ragazzi di andarsene.
Non abbiamo tempo da perdere con voi. Sparite o saranno guai! -
Tasso non appariva minimamente intimorito, mentre Germano restava alle sue spalle, sperando di non dover arrivare al combattimento.
Cosa avresti intenzione di fare, Golden hawk, attaccarci? Sai bene che le guardie reali non possono lottare fra loro. Io di certo non mi tirerei indietro, ma non vorrei che il generale di Bosco diamante lo venisse a sapere. - sorrise - Sarebbe imbarazzante dovergli dare delle spiegazioni! -
Furente di rabbia, Golden hawk indietreggiò, facendo segno ai suoi uomini di fermarsi.
Dobbiamo gestire degli affari interni. Ho ordini ben precisi dal generale di Bosco oscuro e non ho intenzione di tornare a mani vuote, quindi non ti impicciare!-
- Gli affari interni sarebbero le vite di questi quattro? E che avranno mai fatto per meritare una fine simile? -
- Non ti riguarda! - ringhiò - Lasciaci fare e basta. Sono reietti di Bosco oscuro; la loro sorte non è tua competenza! -
Tasso dissentì.
Temo che non sia possibile. Bosco oscuro o meno, non posso permetterti di uccidere delle sentinelle. Va contro il mio ruolo di guardia reale... e contro il tuo. -
Golden hawk si trattenne a stento dall'aggredirlo; avrebbe passato guai ingaggiando lotta contro un'altra guardia reale e, soprattutto, era conscio del fatto che Tasso non fosse un bersaglio facile. Richiamò i suoi uomini e diede ordine di ritirarsi, poi si avvicinò minaccioso all'interlocutore.
Me ne vado, ma ti farò pagare molto cara questa intromissione. - Si voltò verso i tre uomini semisvenuti e gli rivolse un avviso. - Ve la siete cavata grazie a questi impiccioni ma, se mi capiterete a tiro, porterò a termine il lavoro ed eliminerò anche voi tre come ho fatto con lui. Fate un bel funerale al vostro amico, se riuscite a recuperarlo! - Sogghignò al pensiero dell'uomo scaraventato in mare e se ne andò.
Sebbene Golden hawk ne fosse convinto, tuttavia, il quarto membro del gruppo non era morto. Gazzella era riuscita a trovarlo e lo stava trascinando fuori dall'acqua. Portato lui fino alla spiaggia, lei si lasciò cadere sulle ginocchia per riprendere fiato. Lo rivoltò sulla schiena e gli scostò i capelli bagnati dal viso. Fatto ciò, provò una strana sensazione; avvicinò l'orecchio al petto per sentire se il cuore batteva e si sentì avvampare. Si scosse un po' per togliersi quella sensazione di dosso e controllò il respiro dell'uomo. In pochi minuti fu raggiunta dal fratello ed il cugino, che camminavano portando in spalla gli altri tre.
Tutto a posto cuginetta? - chiese Germano ancora pallido per la paura.
Io sì. Lui è piuttosto mal messo, ma ancora vivo. - Guardò i parenti e le sentinelle che trasportavano. - ed ora che ce ne facciamo di loro? -
Tasso esitò un secondo nello scegliere la risposta.
- Li portiamo con noi a Piccolo bosco delle Ninfe. Dog saprà sicuramente come curarli e il Consiglio degli Anziani prenderà una decisione in merito. -
- Lo sapevo che vi sarebbe venuta in mente qualche assurda idea del genere! - Squittì Germano - Che i Grandi Spiriti ci proteggano! -
Smetti di lamentarti ed apriamo il varco! - strillò Gazzella.
Tutti e tre si concentrarono e con un rapido gesto delle dita tracciarono una retta perpendicolare al suolo, quasi come a voler tagliare l'aria. Davanti a loro si definì una linea luminosa, che pian piano si allargò fino a divenire una porta. L'attraversarono e si ritrovarono in un grande prato verde vicino ad un lago in mezzo alle montagne. Alle loro spalle si estendeva una fitta foresta di alberi secolari. L'aria era fresca e pura, profumata da migliaia di fiori colorati sui quali si posavano api, farfalle ed altri insetti. Nel cielo terso volavano uccelli, draghi e creature fantastiche di ogni tipo, mentre nell'acqua limpida del lago nuotavano pesci ed uccelli acquatici, disturbati soltanto dai guizzi di qualche sirena.
A poca distanza dalla riva di trovava una struttura in legno, dove un cane nero dormiva accucciato fuori dalla porta. I tre ragazzi si diressero verso l'ingresso, trasportando gli altri che ancora non accennavano a riprendere i sensi.
Quando giunsero alla porta, il cane si svegliò, si stiracchiò pigramente e si diresse verso di loro. Aveva il pelo riccio sul dorso, le orecchie pendule ed un simpatico muso con focature marroncine. Li annusò e scodinzolò in segno di benvenuto. Gazzella lo accarezzò.
Ciao Ciro, c'è Dog? -
Il cane latrò e Gazzella cominciò a guardarsi intorno.
- Si è allontanato per cercare delle erbe e dovrebbe tornare a momenti? Mah, per ora non si vede. Possiamo aspettare dentro l'infermeria? -
Ancora una volta il cane rispose e si avviò all'interno scodinzolando. I ragazzi lo seguirono e depositarono le quattro sentinelle di Bosco oscuro su dei letti vuoti, poi si sedettero ad aspettare; Gazzella si accovacciò accanto a Ciro e passò il tempo dell'attesa carezzandolo sul corpo, mentre il cane, da parte sua, non sembrava avere nulla in contrario nel ricevere queste manifestazioni d'affetto.
Tasso osservava attentamente l'uomo tirato fuori dall'acqua dalla sorella; quando lei lo aveva posato sul letto, si era subito reso conto che c'era qualcosa di strano in lui e nel fatto che Golden hawk lo volesse uccidere.
Passò una decina di minuti e Dog, il curatore, entrò nell'infermeria.
- Ciao ragazzi, che succede? Qualcuno si è fatto male? - Guardò il cane sorridendo - Vedo che Ciro ha fatto gli onori di casa. -
Il cane abbaiò di nuovo scodinzolante, si alzò e corse incontro all'amico poggiando le zampe anteriori sul suo petto e ricevendo in cambio qualche carezza sulla testa. 
Dog notò le quattro sentinelle prive di sensi e chiese spiegazioni ai ragazzi. Inizialmente apparve piuttosto contrariato all'idea di curare dei membri di Bosco oscuro, ma alla fine si convinse; mentre Tasso e gli altri si recavano a parlare con gli Anziani, quindi, il curatore cominciò ad occuparsi dei feriti.



Per le altre parti:

Una storia nata da un sogno (Presentazione) - Prologo - Un falco dalle piume argentee (Prima parte) -  Un falco dalle piume argentee (seconda parte) - La sentinella (prima parte) La sentinella (seconda parte) - Come tutto ebbe inizio (prima parte) Come tutto ebbe inizio (seconda parte) - Come tutto ebbe inizio (terza parte) - Come tutto ebbe inizio (quarta parte) - Come tutto ebbe inizio (quinta parte) - Come tutto ebbe inizio (sesta parte) - Come una lepre a marzo - Non è facile fare il papà (prima parte) - Non è facile fare il papà (seconda parte) - Non è facile fare il papà  (terza parte) - Guai in vista (prima parte) - Guai in vista (seconda parte) - Guai in vista  (terza parte) - Guai in vista (quarta parte) - Ritorno a Bosco oscuro  (prima parte) Ritorno a Bosco oscuro  (seconda parte) - 

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