venerdì 10 novembre 2017

Guai in vista (terza parte)

Golden hawk attendeva con impazienza,  chiedendosi se il fratello e gli altri avessero abbastanza fegato per ricomparire. Andava avanti e indietro, osservando i prigionieri, legati mani e piedi, con lo sguardo sadico. Qualche volta si fermava davanti a qualcuno di essi e lo colpiva violentemente, solo per il gusto di sentirlo gemere di dolore.
- Vedete cosa accade a impicciarsi nei fatti altrui? Se il vostro bosco non avesse aiutato quei traditori, voi ora non sareste in questo brutto guaio. -
Una delle sentinelle era accasciata a terra, priva di sensi. Golden hawk l'aveva colpita ripetutamente, fino a tramortirla. Era un giovane scudo. Lui provava più gusto a torturare gli scudi.
Continuava a camminare avanti e indietro, fino a quando si fermò a scrutare uno degli ostaggi che effettuava degli strani movimenti. Questo, come lo vide fermo davanti a lui, si bloccò e abbassò la testa. 
- Cosa stai facendo? - sibilò la guardia reale afferrando la sentinella per il collo. 
Si rese conto che il ragazzo aveva liberato i piedi e le mani e stava tentando di liberare anche il compagno vicino, senza dare nell'occhio. 
Golden hawk lo scaraventò a terra. Gli occhi sfilati iniettati di sangue. 
- Forse è necessario un altro avvertimento per voi pezzenti. -
Si preparò a colpire. L'intenzione era quella di uccidere. La sentinella si mise velocemente in piedi, tentando di fuggire, ma i membri di Bosco oscuro lo bloccarono. Una fitta rete di frecce di ghiaccio si diresse verso il ragazzo, mentre i suoi aguzzini osservavano la scena con cruda soddisfazione. Ormai pronto al peggio, il giovane tentò istintivamente di ripararsi con le braccia e strinse gli occhi più forte che potè, attendendo che i dardi lo raggiungessero. Sentì il suono delle frecce che gli passavano accanto, poi delle grida, ma nulla lo colpì. Aprì lentamente un occhio per capire cosa fosse accaduto e vide una lastra di roccia a sua protezione. Poi sentì una voce:
- Non ti fai ribrezzo, Golden hawk? - Non capiva bene da dove provenissero quelle parole, ma proseguirono con decisione. - Sapevo già che sei un vile, ma certo non mi aspettavo che lo fossi fino a questo punto. -
Individuò il punto da cui sentiva parlare. Sopra di lui, fermi in volo ad ali spalancate, si trovavano Falco d'argento, Zephyr, Golden eagle e Dragoon. Quest'ultimo aveva elevato la lastra di roccia a sua protezione. I quattro  gli atterrarono davanti, dandogli le spalle. Zephyr voltò la testa per guardarlo con la coda dell'occhio. 
- Tutto a posto Cervo? Sembra che siamo arrivati giusto in tempo. Ora vi tiriamo fuori da questa situazione poco piacevole.  
Il ragazzo lo guardò con riconoscenza.
- Golden hawk, noi siamo qui. Ora lascia andare loro e sbrighiamocela fra noi. Sempre... Se hai il coraggio di batterti lealmente. - Falco d'argento sfidò apertamente il fratello, il quale non sembrò far caso alla provocazione. Ora, il suo unico pensiero, era soddisfare la richiesta del generale di Bosco oscuro. Si rivolse ai suoi uomini:
- Dragoon, Zephyr e Golden eagle non sono importanti, potete ucciderli insieme ai membri di Piccolo bosco delle Ninfe, ma Falco d'argento no. Lui è atteso con impazienza dal Generale. Lui è mio!  -
Dragoon ironizzò:
- Ecco, lo sapevo. Come al solito per noi nessuna considerazione. - 
Zephyr ribattè:
- Ti senti trascurato, Dragoon? Cosa pretendi da uno che non sa nemmeno rispettare i patti.
Golden hawk rispose sprezzante, prima di partire in attacco:
- Quali patti? Io non ho mai detto che, una volta avuti voi, li avrei lasciati andare. Non l'ho mai nemmeno pensato. - Ghignò e si lanciò contro il fratello. 
Falco d'argento parò prontamente l'attacco e rispose con veemenza. Respinse Golden hawk e senza mai perderlo di vista si rivolse agli amici. 
- Dragoon, metti più distanza possibile fra te e questo codardo. Non devi assolutamente farti colpire da lui. Assicurati che non ci siano altri falchi e  se ci sono fai lo stesso con loro.
Cerca anche di renderci meno visibili.
- Sì, Falcorn! - 
- Golden eagle, libera le sentinelle di Piccolo bosco delle Ninfe, forse potranno darci una mano, siamo in svantaggio numerico. Avverti gli scudi di stare in guardia da Golden hawk. Zephyr, - bloccò un raggio gelido lanciandone uno a sua volta e continuò a dare istruzioni. - tu guardagli le spalle.
Le due sentinelle risposero all'unisono: 
- Agli ordini capo! -
- Dragoon, io sono l'unico a non essere a rischio di vita nell'immediato. Inoltre Golden hawk ha incentrato tutte le sue attenzioni su di me. Sei il nostro unico scudo. Proteggi te stesso e gli altri! Io me la caverò da solo. -
Lo scudo fece cenno di assenso e si lanciò negli scontri.
Falco d'argento tornò a dedicare tutte le sue attenzioni verso il fratello. Smise di intercettare il raggio, scansandosi all'ultimo secondo. 
- Così, Golden hawk, è uno scontro all'ultimo sangue quello che mi chiedi? -
- A dire il vero preferirei risparmiare tempo con una vostra resa, ma visto che avete intenzione di combattere credo che  uccidermi sia la tua unica opportunità per avere salva la vita. -
- E sia!Saltò di lato per evitare un colpo, dandosi slancio su una parete rocciosa per scagliarsi contro la guardia reale. - Incubo glaciale! -
Alla sua evocazione la temperatura ambientale si abbassò di netto ed una miriade di spuntoni di ghiaccio, affilati come lame, emerse dal terreno intorno a Golden hawk. Questo non si fece sorprendere. Rispose distruggendo i primi e prendendo il volo per sfuggire agli altri, evocando nel contempo una pioggia ghiacciata.
Lo scontro fra i fratelli era nel vivo,  ma momentaneamente limitato a loro due,  mentre gli altri reietti dovevano vedersela con gli altri uomini di Bosco oscuro. Zephyr, Dragoon  e Cervo cercavano, come meglio potevano, di proteggere Golden eagle mentre tentava di liberare i prigionieri, ma sembrava che gli attacchi venissero da ogni parte, tant'è che ogni volta che la sentinella riusciva ad avvicinarsi ai ragazzi, doveva subito allontanarsene per sfuggire a qualche colpo. L'elementale del fuoco era sfinito.
- Ma quanti sono?
- Me lo sto chiedendo anche io. - rispose Zephyr - sembra che il Generale ci abbia spedito contro l'intera Bosco oscuro. -
D'un tratto un grido attirò la loro attenzione.
- Dragoon, attento!
Troppo tardi. Golden hawk era riuscito a colpire Falco d'argento, facendolo poi bloccare al suolo da un elementale della terra e si era lanciato contro lo scudo che,  intento a proteggere i compagni dai continui colpi, non si era reso conto del pericolo. Centrato in piena schiena da una delle cosiddette "tecniche spacca-scudi" della guardia reale, ne era stato sbalzato avanti di diversi metri, schiantandosi contro un albero e ricadendo a terra privo di sensi.
- Dannazione! Dragoon! - Zephyr cercò di ridestare l'amico, ma ben presto si ritrovò circondato dai membri di Bosco oscuro. Lanciò un'occhiata a Golden eagle, anche lui nella stessa situazione. Falco d'argento, tentando di liberarsi, richiamava agli ordini i membri della squadra.
- Non abbassate la guardia, maledizione. Restate concentrati. -
I due compagni si guardarono per un momento. Zephyr fece un cenno a Golden eagle indicandogli il capo squadra e l'amico rispose con una leggerissima inclinazione del capo.
L'elementale dell'aria passò all'attacco. 
- Wind shear!
Un fortissimo vento spazzò l'aria circostante, sollevando foglie e terra e prendendo alla sprovvista i membri di Bosco oscuro, cambiando improvvisamente direzione. Zephyr scattò in aria cominciando a volteggiare come un mulinello. 
- Facciamo un po' di pulizia. Tornado! -
Un turbine si abbattè sui nemici, scaraventandoli in tutte le direzioni. Golden eagle approfittò dell'occasione per andare a liberare Falco d'argento, ma si dovette bloccare prima di riuscirci. La sentinella impallidì e deglutì indietreggiando. Una visione tutt'altro che attesa si palesò ai suoi occhi. 
- Falco dorato!
Il generale di Bosco oscuro aveva deciso di recarsi personalmente sul luogo degli scontri, così da essere certo che nulla andasse storto. Colpì Golden eagle scaraventandolo indietro, si slanciò in avanti per trovarsi alle sue spalle e lo bloccò. Una scarica di energia gelida scaturì dal corpo di Falco dorato, tramortendo la sentinella del fuoco. Lasciato lui a terra si voltò verso gli altri.
- Bene, bene, bene, cosa abbiamo qui? Un bel gruppetto di traditori. -
Stava per colpire anche Zephyr, quando una figura che si ergeva dietro di lui lo dissuase con autorità. 
- Basta così! -
Si voltò a guardare e serrò i denti con violenza mentre pronunciava quel nome che ancora, dopo tanti anni, faceva fatica a digerire.
- Silver hawk! Cosa fai tu qui? -
Il generale di Bosco diamante lo osservava con disprezzo.
- La domanda giusta è: "Generale Silver hawk, qual è il motivo per cui ha abbandonato i suoi impegni per venire a interrompere i miei, non propriamente corretti, piani, Signore?" .
I due si guardavano ostilmente. I membri di Bosco oscuro ringhiavano e stridevano contro il Generale di Bosco diamante.
Silver hawk era una sentinella di tutto rispetto: coraggioso e autoritario, aveva un fisico ben piazzato, alto e con le spalle tanto larghe che sembrava potesse sorreggere da solo una montagna. I capelli argentei, sempre perfettamente in ordine, incorniciavano un viso dai lineamenti duri. Gli occhi sfilati brillavano di un bel blu oceano e sapevano celare un'indole sempre benevola dietro a uno sguardo autoritario. Nella sua divisa, Silver hawk sapeva suscitare timoroso rispetto in chiunque, sedando qualsiasi tipo di contesa semplicemente con la sua presenza.
- La risposta alla Sua domanda, generale Falco dorato, è molto semplice: il curatore di Piccolo bosco delle Ninfe si è recato da Unicorno per richiedergli del fiore rosso dei draghi, che aveva  precedentemente terminato per preparare dei rimedi. Questo curatore normalmente non chiede nulla; si procura tutto da solo ricercandolo nel bosco, ma pare che questa volta avesse moltre fretta. Temeva che gliene sarebbe servito un grosso quantitativo entro sera. - Si guardò intorno ed emise un sospiro. - Comunque sia, Unicorno si è insospettito ed è venuto a parlarne con me, per cui ho convocato il curatore che mi ha spiegato l'accaduto insieme a queste quattro adorabili fanciulle, che sono state così gentili da volermi accompagnare. -
Indicò Gazzella, Puma, Horse e Colomba, rimaste rispettosamente alle sue spalle, in attesa che gli venisse concesso di avvicinarsi. - Il curatore in questione non è potuto venire, dovendo organizzare l'infermeria, ma mi ha pregato di riferirle che se Lei o qualche altro membro di Bosco oscuro avesse il desiderio di andare a discutere della sua intromissione, lo troverebbe al solito posto. - Sorrise fra il divertito e il sadico, pregustando l'effetto di quanto stava per dire.  - Si chiama Dog. -
Al suono di quel nome il generale Falco dorato impallidì vistosamente. 
- Ha detto "Dog", generale Silver hawk? -
- Esattamente. -
Falco dorato tentò di mantenere il suo contegno.
- Capisco. -
- Ora, - riprese Silver hawk - posso venire a conoscenza delle motivazioni che hanno portato una guardia reale a uccidere una sentinella, prenderne sei in ostaggio e tentare di ucciderne quattro? -
Rivolse a Golden hawk uno sguardo duro, un'espressione che lasciava intendere che non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
- Suo fratello, Generale, - Falco dorato aveva ripreso il controllo di sè - quel traditore, si è ibridato con una donna di Piccolo bosco delle Ninfe che ha dato alla luce un figlio. Lui ha...
- Un figlio? Davvero? - Silver hawk lo interruppe entusiasta. - Ho un altro nipote figlio di Falcorn? -
- Sì, fratello. - Falco d'argento, ancora bloccato al suolo, rispose con il tono sollevato di chi sente che tutto si è risolto. 
- E cosa aspettavi a dirmelo? Ho un nipote lontano da Bosco oscuro e tu me lo tieni nascosto? -
- Te lo presenterò volentieri quando questa storia sarà finita. A tal proposito, - sbuffò - qualcuno potrebbe gentilmente liberarmi?
Gazzella accorse, ma fu preceduta da uno schiocco di dita di un sorridente Silver hawk, che osservava il fratello minore con uno sguardo divertito e un'espressione che voleva dire "ti deriderò a vita per questo". Falco d'argento era legato come un salame da forti radici che lo schiacciavano a terra senza lasciargli possibilità di movimento; queste vennero tagliate da alcune spade di ghiaccio evocate dal Generale. Mentre Falco d'argento si rialzava, il generale di Bosco oscuro, furioso per essere stato ignorato in quel modo, proruppe come un fiume in piena in uno sfogo di rabbia.
- Non ho intenzione di stare a guardare mentre il mio bosco viene offeso per la seconda volta! - richiamò a sé i suoi uomini, furioso come non mai. Falco d'argento, Zephyr, Gazzella, Puma, Horse e Colomba si prepararono al nuovo combattimento, tuttavia Silver hawk si limitò a sollevare un sopracciglio e chiedere candidamente al padre:
- Sei assolutamente certo di quanto stai per fare? -
Tutti si bloccarono, girandosi a guardare il Generale dei generali. 
- Vedi, - sorrise - se tu attacchi ora, io non potrò fare a meno di vedere la cosa come una sfida nei miei confronti e sarò costretto a intervenire. - Falco dorato serrò i denti così forte che tutti ne poterono avvertire il cigolio. - Tu vuoi che accada questo? -
Il generale di Bosco oscuro si raddrizzò, fece cenno ai suoi uomini di fermarsi e guardò fisso Silver hawk.
- E ritrovarmi addosso tutte le guardie reali? Nemmeno per sogno! -
- Vedo che hai capito. - Silver hawk sorrise nuovamente.
- Ce ne andiamo, ma non finisce qui. Io non dimentico! -
- Sappiamo tutti molto bene che hai la memoria sin troppo lunga quando ti senti offeso. Vorrà dire che prenderò i ragazzi sotto la mia protezione. - Silver hawk fece un occhiolino a Falco d’argento e gli altri, che non poterono evitare di esultare.
Le sentinelle di Bosco oscuro stavano partendo, quando il Generale di Bosco diamante richiamò a sé il fratellastro. 
- Golden hawk! Sarà meglio che tu torni immediatamente a Bosco diamante e che mi aspetti lì. Tu ed io dobbiamo fare un discorsetto. - Si voltò a guardare il fratello di madre e, avvolgendogli le spalle con il suo braccio, aggiunse: - prima però ho da fare a Piccolo bosco delle Ninfe. -
Falco d'argento accennò un inchino e prese il sacchetto ricevuto in infermeria. 
- Ti accontenterò, fratello, ma credo che al momento sia necessario e urgente vedere se le polveri che ci ha fornito Dog sono davvero efficaci come asserisce quel curatore.
Silver hawk acconsentì e aggiunse:
- Non è consigliabile contrariare Dog, Falcorn. È piuttosto permaloso.
- A proposito, Silver hawk. Sembra che tu sappia molto su Dog. Perché il generale ha fatto quella faccia quando ha sentito il suo nome? -
- Non fate domande delle quali non volete conoscere la risposta. Se vi trovate bene a Piccolo bosco delle Ninfe, non indagate su quel curatore. Accontentatevi di sapere che è vecchio,  incredibilmente bravo e permaloso. -
Rise all'espressione interrogativa delle altre sentinelle, prese di mano il sacchetto a Falco d'argento e cominciò ad usare la polvere medicamentosa sui feriti.
Una volta giunti a Piccolo bosco delle Ninfe, eseguirono il rito del passaggio per Robin. Il generale di Bosco diamante porse le sue condoglianze e le sue scuse per il comportamento di Bosco oscuro ai familiari del defunto, assicurandogli che Golden hawk sarebbe stato punito duramente per il suo gesto.
Invitato a fermarsi per la cena e la notte,  Silver hawk accettò di buon grado. Si complimentò con il fratello per la scelta della sua donna e lo osservò teneramente mentre cullava il bambino fra le sue braccia. Osservò anche gli altri tre reietti fare lo stesso. Golden eagle teneva con sé la piccola Aquila reale, tenendola contro il suo petto e ballando con lei al ritmo di musica. Il generale lo osservava perplesso, ma infine trovò la cosa divertente. Le madri presero con sè i bambini per nutrirli e metterli a dormire.
- Con permesso, Signore. Sarà meglio fargli rispettare gli orari di cibo e sonno. Se si dovessero innervosire non sarebbe più possibile cenare. -
Silver hawk acconsentì e chiese di poter bere un bicchiere di sidro in compagnia del fratello, con il quale non si vedeva da ormai diversi anni. 
Quando furono soli, Falco d'argento si rivolse al generale con fare timoroso.
- Sei arrabbiato con me Silver hawk? -
Il fratello lo osservò sorpreso.
- Perché dovrei, Falcorn? -
- Be'... -
- Ragazzo mio, sei vedovo e reietto, hai incontrato una donna favolosa ed hai un figlio stupendo. Non c'è proprio alcun motivo per cui tu debba, anche solo lontanamente, sentirti in colpa. -
Falco d'argento annuì, tacque un momento e poi chiese:
- Perché hai voluto parlarmi? -
Silver hawk lo guardò molto seriamente.
- Voglio che tu stia attento, Falcorn. Bosco oscuro vuole la tua testa. Non sarà sempre così, ma finché le acque non si saranno calmate dovrai prestare la massima attenzione. Non ne va solo della tua vita ed io non sarò sempre al tuo fianco per proteggerti, sebbene vorrei farlo. -
- "Non sarà sempre così?" Ma tu come... -
Il generale scosse la testa.
- Lo so. Non c'è bisogno che ti dica altro. Ora l'unica cosa che conta è che tu stia attento e protegga la tua famiglia. - rise per smorzare un po' la tensione. - Io mi sono già affezionato a quei bambini ed intendo portarveli via e condurli a Bosco diamante appena possibile. Quindi non farmi scherzi e allenali bene! -
- Scordatelo fratello. Mio figlio non diventerà una guardia reale. Non mi piace che frequenti certa gentaglia. -
- Non sono mica tutti come Golden hawk! -
- Io, in realtà, mi riferivo a te. -
Risero insieme, poi presero il sidro, tornarono dagli altri e brindarono con loro alla vittoria su Bosco oscuro. Dopo aver bevuto ed essere stati raggiunti dalla squadra di Gazzella, Silver hawk osservò lei e il fratello, versò dell'altro sidro a tutto il gruppo, saltando la cognata che lo guardò incuriosita, e portò Falco d'argento in prossimità di una sedia. 
- C'è un'altra cosa a cui dobbiamo brindare, fratello. E cioè a tua figlia. -
- Quale figlia?
Falco d'argento spostò lo sguardo da Silver hawk a Gazzella. Quest'ultima guardava Silver hawk con gli occhi sbarrati e arrossì violentemente quando si sentì osservata. Il generale sorrise, sollevò il bicchiere e brindò.
- Alla mia nipotina. -
Falco d'argento guardò il fratello bere, prese la sedia e la portò dietro la compagna. Poi disse seccamente:
- E tu volevi combattere contro Bosco oscuro? - la sollevò di peso e la mise  forzatamente seduta. - Ti aspettano diversi mesi di riposo, cara mia!
Gazzella sbuffò forte e lanciò un'occhiata furiosa verso Silver hawk, il quale si versò un altro bicchiere di sidro e bevve alla salute della sua bella cognata, in dolce attesa. 



Una storia nata da un sogno (Presentazione) - Prologo - Un falco dalle piume argentee (Prima parte) -  Un falco dalle piume argentee (seconda parte) - La sentinella (prima parte) La sentinella (seconda parte) - Come tutto ebbe inizio (prima parte) Come tutto ebbe inizio (seconda parte) - Come tutto ebbe inizio (terza parte) - Come tutto ebbe inizio (quarta parte) - Come tutto ebbe inizio (quinta parte) - Come tutto ebbe inizio (sesta parte) - Come una lepre a marzo - Non è facile fare il papà (prima parte) - Non è facile fare il papà (seconda parte) - Non è facile fare il papà  (terza parte) - Guai in vista (prima parte) - Guai in vista (seconda parte) -

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