giovedì 19 maggio 2016

Come tutto ebbe inizio (quarta parte)








Falco d'argento e gli altri continuarono a girare per il bosco, stupendosi di come, nonostante la rivalità fra i loro popoli, fossero tutti gentili e disponibili con loro. Camminavano nel mezzo di un querceto, quando Zephyr d'un tratto si fermò.
Che hai? - chiese Dragoon allarmato, temendo che l'amico stesse male.
Sapete cosa sto pensando? - disse lui a denti stretti - Se, durante la grande guerra, Piccolo bosco delle Ninfe ha distrutto il nostro piano dimensionale, dobbiamo essercelo davvero meritato! -
Gli amici lo guardavano stupiti, domandandosi se, durante lo scontro con Golden hawk, non avesse preso troppe botte in testa.
Ma che stai dicendo, Zephyr? Che vuol dire che lo abbiamo meritato?  -
Pensateci. Dopo la distruzione di Bosco oscuro, il Generale Falco dorato ha dichiarato guerra senza esclusione di colpi a Piccolo bosco delle Ninfe. Le sentinelle di Bosco oscuro hanno ucciso decine se non centinaia di loro eppure, ora che noi siamo stati esiliati, sono ugualmente intervenuti per impedire che morissimo e ci hanno accolti nel loro bosco. - Si fermò, guardò gli amici uno ad uno e riprese - Credete che i nostri lo avrebbero fatto? -
Gli altri tre abbassarono lo sguardo. Loro stessi, se si fossero trovati al posto di Tasso e gli altri, avrebbero lasciato che li uccidessero e certamente non sarebbero stati ospitali con dei membri di Piccolo bosco delle Ninfe. Scossero la testa e continuarono a camminare. Più di una volta avevano messo in dubbio la correttezza degli insegnamenti ricevuti a Bosco oscuro; ora quei dubbi crescevano più che mai.
La sera si recarono nella radura grande per cenare. Era uno spazio aperto in mezzo ad un fitto bosco di conifere. Le sentinelle lo avevano attrezzato di grandi bracieri di pietra sui quali cucinavano; accanto ad ogni braciere, su un ripiano scavato nella roccia, avevano collocato gli ingredienti e gli attrezzi per preparare i pasti. Sedevano e si poggiavano su grossi sassi o su sedie e tavoli costruiti sfruttando i rami ed i tronchi degli alberi morti. Oltre ai bracieri, la sera accendevano un grande fuoco intorno al quale si sedevano tutti insieme; uomini, donne, bambini, adulti e anziani di ogni rango si radunavano per mangiare, bere, suonare e divertirsi con canti e danze.
Appena arrivati, Falco d'argento e gli altri cominciarono a guardarsi intorno confusi. Non avevano ancora mai mangiato all'esterno dell'infermeria; fino ad allora era stato sempre Dog a portar loro il cibo. Mentre camminavano in mezzo alle altre sentinelle, cercando di raccapezzarsi, si  ritrovarono davanti Gazzella, la quale gli rivolse uno sguardo gelido.
Qui non ci saranno donne a servirvi. Se volete mangiare dovete organizzarvi da soli. - disse la ragazza scontrosamente.
Falco d'argento le si avvicinò.
Vorresti essere così gentile da spiegarmi perché ce l'hai tanto con noi? Non te la sarai presa così solo perché ho creduto che fosse stato un uomo a salvarmi, vero?  -
Lei non disse nulla, si limitò a voltargli le spalle e andarsene.
- Quella donna comincia a darmi ai nervi! - Esclamò Falco d'argento vedendo gli amici avvicinarsi.
Non sarà invece che ti piace, Falcorn? - sghignazzò Dragoon. - Abbiamo notato come la guardi, sai? - 
- E come la guarderei, sentiamo? -
Come uno interessato ad... "approfondire la conoscenza". - intervenne Golden eagle.  - E c'è da dire che lei ha degli ottimi argomenti da "approfondire". Peccato che la divisa non le renda giustizia! -
Tracciarono con le mani le sinuosità di un corpo femminile e Falco d'argento sbottò, in un misto di nervosismo ed imbarazzo.
Smettetela di fare gli stupidi! È una donna di Piccolo bosco delle Ninfe e poi... sapete benissimo che anche se fossi attratto, e non è così,  non potrei comunque fare nulla. Non sarebbe giusto! -
Lui si rabbuiò ed ebbe un forte fremito di rabbia. Digrignava i denti con violenza, furente, quasi ringhiando, fino a quando Zephyr gli si avvicinò, gli pose la mano sulla spalla con aria seria e lo fissò negli occhi.
È vero Falcorn, è troppo presto per fare certi pensieri. - poi rivolse un sorriso malizioso all'amico e continuò - Però non puoi negare che abbiano ragione. Gli "argomenti" non le mancano affatto! -
Il capo squadra lo guardò con l'espressione attonita, poi, tutti e quattro sbottarono a ridere.
Gazzella aveva un fisico molto ben fatto, alta e slanciata, con le curve nei punti giusti ed abile nel metterle in mostra con ogni suo movimento. Aveva una bella pelle olivastra, illesa da segni o cicatrici. Nonostante combattesse con ferocia, infatti, nessuno era mai riuscito a scalfirla. Il viso dai lineamenti dolci, era incorniciato da bellissimi capelli verdi, lunghi e setosi, che la ragazza raccoglieva in una grossa treccia. Gli occhi, anch'essi verdi, grandi e luminosi, celavano uno sguardo deciso. La gemma verde incastonata sulla fronte brillava costantemente, illuminando ancora di più il  bel viso.
Mi spiegheresti una cosa, Falcorn? - una volta smesso di ridere, Dragoon si rivolse all'amico - Quella donna ci detesta. Perché insisti così tanto per parlarle, che senso ha? -
Mi incuriosisce. Non ho mai visto una donna come quella e vorrei riuscire a capirla. - rispose mentre armeggiava con un mestolo, cercando di comprenderne l'utilizzo.
Stavano ancora parlando di Gazzella,  giostrandosi in improbabili tentativi culinari, quando improvvisamente calò il silenzio fra i presenti. Tutti coloro che li circondavano posero il pugno destro sul cuore ed eccennarono un inchino in segno di rispetto. I quattro amici si voltarono verso il punto fissato dagli altri e videro sette sentinelle in piedi, ferme ad osservarli. Indietreggiarono istintivamente, fino a quando uno dei sette si schiarì la voce e parlò.
Voi dovete essere i quatto membri di Bosco oscuro giunti qui dopo essere stati salvati dai miei figli e mio nipote. - L'uomo li scrutava attentamente, attendendo un cenno di risposta. Quando questo arrivò, lui continuò. - Mi presento,  io sono Thiriïm, uno dei membri del Consiglio degli Anziani e qui, alle mie spalle, sono gli altri sei. Tasso ci ha raccontato la vostra storia e, sebbene i nostri boschi non siano associati da sentimenti di fratellanza, sappiamo che non si giudicano gli uomini solamente in base alla loro provenienza. Sarà per noi un grande onore ospitare un Principe di Bosco oscuro e altre tre sentinelle di alto rango, se vorrete fermarvi qui. - Li scrutò attentamente prima di continuare - Devo avvertirvi, però, del fatto che le nostre usanze sono molto diverse dalle vostre e che, se accetterete di restare, dovrete adeguarvi a noi. -
Falco d'argento fece un passo avanti, pose il pugno destro sul cuore e si inchinò in segno di rispetto.
Anche a nome dei miei compagni, voglio ringraziare il Consiglio e tutto Piccolo bosco delle Ninfe per l'opportunità che ci state offrendo. Siamo dei reietti e non abbiamo un posto in cui andare; accetteremo quindi con grande piacere ed onore l'opportunità che ci viene data. Dal momento che ci avete concesso la salvezza, ci metteremo a vostra completa disposizione così da poter ripagare la vostra ospitalità. -
I sette anziani annuirono soddisfatti e Thiriïm parlò di nuovo.
Parli bene, Principe di Bosco oscuro! Non nego che mi sarei aspettato maggiore diffidenza da un figlio del generale Falco dorato. Se volete ripagare la nostra ospitalità, non temete: qui c'è lavoro per tutti! - Si avvicinò a Falco d'argento e gli diede una pacca sulla spalla, sorridendo. - Tuttavia sarete ancora piuttosto deboli e sconvolti e dovrete abituarvi lentamente al nostro stile di vita. - rise divertito, indicando ai quattro uomini il bracere vicino al quale si trovavano; loro arrossirono mentre Thiriïm continuava a parlargli. - Stasera sarà Gazzella ad aiutarvi e spiegarvi dove trovare tutto ciò che vi occorre e come utilizzarlo. Non esitate a chiedere a lei. È un po' scontrosa con gli uomini, ma ha un cuore d'oro. -
- Abbiamo avuto modo di notarlo. - disse Zephyr lanciando un'occhiata divertita alla ragazza.
L'anziano gli rivolse un occhiolino e chiamò la figlia. Gazzella ubbidì di mala voglia, ma mostrando agli uomini tutto ciò che gli era necessario. Falco d'argento non le toglieva gli occhi di dosso, con uno sguardo affascinato e godurioso, tanto che infine la ragazza si irritò.
Di' un po', principino: non hai mai visto una donna in vita tua o hai un motivo preciso per fissarmi in quel modo? -
L'uomo le rispose con voce suadente e con un pizzico di ironia, ma senza mai scostarle gli occhi di dosso.
- Ti metto in imbarazzo, forse?  -
Gli amici, dal canto loro, si scambiavano occhiate maliziose. In aiuto di Gazzella accorsero le quattro amiche, ricordandosi "casualmente" che nel precedente incontro non si erano nemmeno presentate.
Io sono Puma. - cinguettò l’elementale del fuoco - e queste sono Colomba e Horse. Siete riusciti a trovare tutto ciò che vi occorre? -
Un ammiccante battito di ciglia e Dragoon, Zephyr e Golden eagle furono in suo potere. Falco d'argento, invece, restava concentrato su Gazzella, ma fu Tasso ad intervenire per togliere la sorella dall'imbarazzo. Chiamò il membro di Bosco oscuro e lo invitò a seguirlo per aiutarlo a raccogliere un po' di legna per il fuoco. Con la stessa scusa, poi, reclutò anche gli altri tre e si allontanò.
Pazzesco quanto siano incapaci quei quattro. Non sanno nemmeno come si usa un mestolo - Colomba si meravigliò delle difficoltà riscontrate dai loro ospiti. - Saranno troppo abituati ad essere serviti e riveriti! -
Sono semplicemente uomini! - sottolineò Puma
Già, gli uomini! - sbuffò Horse ordinandosi i capelli - credono di essere invincibili, ma basta fargli un po' di occhi dolci e non capiscono più niente. Sono davvero patetici! -
- Però il principino non si è fatto distrarre.  Era concentratissimo su Gazzella. 
Be' non è niente male con quell'aria da supersentinella. - ridacchiò Colomba dando un colpetto di gomito all'amica.
Gazzella arrossì.
Oh, smettetela tutte e tre! Non è divertente! -
Vuoi forse dire che è brutto? - ribatté Colomba.
- No, voglio dire che non mi interessano certe sciocchezze! - 
Senza aggiungere altro, Gazzella cominciò ad armeggiare con pietanze e bracere per preparare la cena. Le amiche tentarono di riprendere il discorso, ma dovettero tacere in seguito ad uno sguardo furente della ragazza,  così si limitarono ad aiutarla con la cena, ripiegando su altri argomenti.









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